Verso i Giochi mondiali della gioventù sorda 2024: Intervista a Loredana Bava

Dal 14 al 22 Gennaio 2024 la Fssi sarà protagonista con i suoi atleti giovanissimi del “World Deaf Youth Games” di San Paolo del Brasile. Proprio a proposito abbiamo avvicinato l’ex Nazionale pallavolo sorde nonché ex direttore tecnico della squadra e Consigliera federale della FSSI Loredana Bava, per chiederle…

Consigliere, la Federazione Sport Sordi Italia con i suoi atleti sordi migliori volerà presto in Brasile per il World Deaf Youth Games 2024. Saranno giorni di sport e vero agonismo: cosa si aspetta da questo evento così straordinario?

Sicuramente possiamo definire un evento che ‘straordinariamente’ per la prima volta, potrà  aprire nuovi orizzonti e nuovi percorsi a questi giovani atleti. Insegnerà quanto lo sport sa essere un veicolo per delineare un modello di vita, dentro e fuori dalle gare, a livello sportivo ovviamente ma anche soprattutto personale”.

L’Italia per i suoi trascorsi può vantare grande considerazione dalle altre nazionali, ma quali sono le vostre aspettative, gli obiettivi prefissati?

I risultati sportivi che la Federazione Sport Sordi Italia ora può vantare sono frutto di anni di lavoro, di crescita, di confronto, di un esercizio continuo di sconfitte e vittorie: caratteristiche fondamentali e imprescindibili dello sport. Abbiamo la possibilità di raggiungere traguardi importanti, di potenziare il futuro e di confrontarci in discipline dove il nostro movimento sportivo sordo italiano può crescere e continuare ad essere considerato uno dei più forti ma soprattutto uno dei più costruttivi e potenzialmente vincenti,  a livello mondiale”.

Sarà un evento internazionale multi-sports .. atletica, badminton, basket, futsal, nuoto e ping-pong … in quale di queste discipline le nostre rappresentative hanno maggiore tradizione?

“Basket, futsal e nuoto sono le discipline che sui campi di gara attuali stanno attraversando periodi vincenti Ogni disciplina sportiva  nella nostra Federazione però, è stata caratterizzata da cicli vincenti e da altri meno soddisfacenti ma fortunatamente l’esperienza che solo il tempo può insegnare, radicalizza la capacità di rialzarsi  facendo tesoro dei propri errori: non mi stupirei perciò se le altre discipline dovessero brillare e regalarci nuovi sorprendenti percorsi “ vincenti”.

Il WDYG come sempre sarà anche momento di grande aggregazione e confronto tra popoli e culture diverse, ma anche condivisione di quella valorizzazione della sordità che nel tempo, grazie a molti, ha fatto ‘passi da gigante’ verso l’inclusività e la determinazione di affrancarsi comunque e ovunque.. è così?

Può sembrare un paradosso ma nella maggior parte delle volte sono questi eventi che spingono all’inclusività, alla determinazione e al raggiungimento di una sana consapevolezza di sé e del proprio ‘posto nel mondo’. Molti atleti senza questi momenti sportivi globali che stimolano curiosità e confronto,  nella fatidica fase del passaggio adolescenziale a quello del giovane adulto, smetterebbero di praticare sport arrendendosi alla prima difficoltà fisica, alla prima sconfitta e/o all’ avverso atteggiamento di esclusione conseguenziale alla sordità, che ancora oggi, seppur in misura inferiore, è radicata nella cultura del diverso”.

Infine.. cosa è riuscita a dare la FSSI negli anni? Quale messaggio sente di dare – ancora – ai suoi colleghi ed a tutti gli atleti che credono in questa Federazione,  ne sposano i valori e ne animano le attività?

La Federazione è riuscita a trasmettere un approccio vincente, quella mentalità dotata di caparbietà e di coraggio, di rivalsa e di speranza, di una costante crescita verso la continua conquista di quella sana autorevolezza e consapevolezza del proprio potenziale  che la contraddistingue  sia a livello sportivo che a livello socio-associativo”.

Grazie mille.

“A voi”.

Rogero Fiorentino

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