Cambio della guardia alla guida della Nazionale di volley femminile, campione d’Europa in carica e argento ai recenti Mondiali. Con la Campedelli volata a Teheran, dove ha assunto il prestigioso incarico di coach della Nazionale femminile iraniana, a condurre le azzurre verso le prossime Deaflympics in Brasile sarà Glauco Sellan, 68 anni, friulano, un veterano della pallavolo femminile con una lunga carriera alle spalle. Lo staff è composto inoltre da Maddalena Cecchetto e Miriam Rosolen, fra l’altro sue ex atlete. Il nuovo corso inizierà al raduno di Modena, dall’11 al 13 febbraio.
La Fssi desidera ringraziare Alessandra Campedelli per il grande lavoro svolto in questi anni, un periodo aureo in cui ha portato le azzurre ai massimi livelli sulla ribalta internazionale: “Il suo lavoro è stato straordinario. Avevamo chiesto la possibilità alla federazione iraniana di averla alle Deaflympics, ma hanno cortesemente declinato l’invito – spiega il segretario della Fssi, Fabio Gelsomini -. Così, grazie all’infaticabile Dt Loredana Bava, abbiamo trovato in poco tempo uno staff tecnico all’altezza, che fra l’altro aveva già avuto esperienze con atleti sordi, per puntare ancora a risultati importanti”.
Glauco Sellan, insegnante di educazione fisica, lavora nel campo della pallavolo femminile da oltre cinquant’anni, con numerose esperienze tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Inizia ad allenare giovanissimo, ad appena 17 anni, a 25 anni coglie il primo grande successo della sua carriera, con la promozione in A2 della Libertas Fiume Veneto, la squadra del suo paese di origine. In questo periodo coglie anche due finali nazionali, in cui conquista un bronzo (a San Sepolcro con la categoria Ragazze) ed un 5° posto (a Fermo). Dopo una dozzina di stagioni a Fiume Veneto, si sposta in altre realtà centrando altre quattro promozioni dalla B all’A2 con Spinea (Venezia), Conegliano (Treviso), Latisana (Udine) e Pordenone. Dal 2001 al 2017 ha lavorato come Direttore tecnico e allenatore di due società, la Scuola di Pallavolo di Chions e Fiume Veneto. Nonostante la Scuola sia considerato un gruppo di seconda fascia, reclutando solo in zona, conquista spesso le finali nazionali e in due occasioni vince l’argento (2001 a Lodi e 2012 a Chioggia).
“Ho allenato Alice Tomat da bambina e per questo penso di aver sviluppato una sensibilità particolare che la Campedelli, conosciuta in quegli anni, mi ha riconosciuto quando mi ha chiesto di raccogliere il testimone – racconta Sellan -. Tutto quello che faccio l’ho costruito con al fianco Donatella Soldan, alla quale facevo il secondo, ci sarebbe piaciuto prendere insieme la guida della Nazionale sorde, ma abbiamo deciso di non abbandonare la nostra società di Cappella Maggiore in provincia di Treviso (serie D) quindi in Brasile andrò solo io, ma Donatella sarà presente a tutti i raduni pre-olimpici. Cercheremo di lavorare nel solco lasciato da Alessandra, sia nelle situazioni tecniche che motivazionali. So già che la comunicazione con le atlete sorde dev’essere molto chiara e stringata, con Tomat quand’era piccola avevamo trovato qualche piccolo escamotage che potremo ancora utilizzare. Le mie motivazioni sono al top: partecipare ad un’Olimpiade essendo già nonno era un’occasione che, dopo una carriera interamente spesa nella pallavolo femminile, non potevo lasciarmi scappare. Guidare una Nazionale è una grande responsabilità e il mio desiderio è di farlo meglio che potrò”.
L’ufficio stampa